La Protezione civile della Regione Toscana si sta adoperando fin dalla notte scorsa a supporto della Prefettura per lo sbarco nel porto di Livorno della nave Ong con migranti a bordo.

E’ stata attivata la Colonna mobile regionale per l’installazione, direttamente sul molo del porto, del Presidio medico avanzato della funzione sanità-maxiemergenze, e di una serie di strutture a supporto della Questura e della Prefettura per l’identificazione e lo smistamento dei migranti sbarcati. L’operazione è stata condotta con il supporto di Misericordie, Cri, Anpas e Vab, e con la collaborazione del Volontariato locale gestito dal Comune di Livorno.

Sono presenti le assessore regionali Monia Monni (protezione civile) e Serena Spinelli(socia

Il Presidio medico avanzato si compone di una tenda principale dedicata al triage dei migranti sbarcati, con annessi sala per “codici rossi” e area pediatria, oltre che due strutture separate per l’isolamento dei casi clinici più complessi e potenzialmente contagiosi.

La parte di supporto logistico si compone invece di 4 tende principali, a supporto delle procedure di riconoscimento effettuate dalla Questura, e per dare il necessario aiuto materiale e psicologico ai migranti. La Sala operativa mobile e una unità di Svs per la gestione del vettovagliamento completano il quadro delle installazioni, oltre a strutture logistiche specifiche per la distribuzione degli abiti e per le funzioni di servizio.

In termini di risorse umane, la Regione Toscana, oltre ai funzionari della Direzione difesa del suolo e Protezione civile, schiera oltre 70 volontari delle varie associazioni, impegnati sia nel presidio medico che nel supporto logistico all’operazione.

“La prima fase serviva soprattutto per capire la situazione a bordo”, prima dello sbarco, “e sono salite a bordo i sanitari marittimi e le forze dell’ordine. Hanno parlato col comandante: la situazione era serena e tranquilla. Erano pronti per lo sbarco, divisi in gruppi: sapevano già cosa fare, prima i bambini, poi le donne, infine gli uomini. Finito questo primo check saranno indirizzati verso i percorsi già strutturati, con il riconoscimento e l’assegnazione della zona dove verranno aiutati a vestirsi, a mangiare e a sistemarsi. Dopodiché, a seconda della loro destinazione, saranno fatti salire sui mezzi e andranno via. Diverso il discorso per i minori, che abbiamo stabilito verranno assistiti qui in Toscana, e per i quali abbiamo intenzione di aprire un clust di emergenza. Diverso ancora il caso di chi ha patologie: questi verranno presi in carico dall’azienda sanitaria”. A spiegarlo è il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, stamani in porto per le operazioni di sbarco dei 142 migranti della nave Emergency.

Tra i migranti c’è anche “una donna al settimo mese di gravidanza”. Lo ha detto Piero Paolini, responsabile delle emergenze alla banchina del porto di Livorno dove stamani è attraccata la nave di Emergency con 142 migranti a bordo.  “Al momento – dice – Abbiamo valutato circa 50 persone, sono in discrete condizioni, ovviamente sono provate da questo lungo viaggio in mezzo al mare. Tra questi ci sono anche minori, due bimbi piccoli, un neonato, che però sono stati trovati in buone condizioni. All’interno delle nostre tende ci sono gli specialisti del Meyer di Firenze che fanno le valutazioni dei minori. Abbiamo attive strutture che permettono visite personale medico, abbiamo un dermatologo e un ginecologo”.

“Grazie alle donne e uomini della colonna mobile regionale della Protezione Civile e a tutti coloro impegnati in questo momento nello sbarco dei migranti dalla nave ong al porto di Livorno. Stiamo anche lavorando per ospitare almeno 20 minori in Toscana, la nostra regione è terra di accoglienza, diritti, umanità e grande solidarietà: abbiamo un grande cuore”. Lo scrive sui social il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, riferendosi allo sbarco di 142 migranti al porto di Livorno dalla nave di Emergency. 

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ultimo aggiornamento: 22-12-2022


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